Segnali positivi per il mercato immobiliare di Torino, che nell’ultimo anno registra una crescita dei prezzi degli immobili con la domanda che sale specialmente in periferia. Secondo l’analisi statistica condotta de Aspesi Torino, in collaborazione co Intesa Sanpaolo Casa e Immobiliare.it l’anno della Pandemia ha stravolto le abitudini degli acquirenti torinesi.
Lo studio sul periodo da febbraio 2020 allo stesso mese del 2021 ha infatti evidenziato come siano cambiate proprio le ricerche immobiliari dei cittadini di Torino. Spinti dalla necessità di spazi più ampi e dall’incertezza sugli affitti, gli acquirenti si sono trovati a cercare case più grandi, spesso indipendenti e con uno spazio esterno privato.
Possiamo presumere che questi cambiamenti siano arrivati dopo i primi mesi di lockdown, ma tutte queste caratteristiche hanno accompagnato una capacità d’acquisto maggiore.
Tant’è che il budget delle ricerche effettuate a Torino sembra effettivamente superiore dell’11% rispetto a quello del gennaio dell’anno scorso.
Ciò nonostante, il primo parametro che salta all’occhio è proprio quello sulle motivazioni della ricerca.
Nel corso di un anno sono infatti diminuite del 21% quelle per le locazioni, mentre sono aumentate del 14% quelle per gli immobili in vendita.
Parliamo di una tendenza che trova la conferma della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, che registra insieme a un aumento del numero di abitazioni in offerta, anche lo stravolgimento delle tipologie di contratto.
Nel complesso, chi otteneva proventi da un’abitazione ha deciso di vendere a seguito delle difficoltà economiche di mantenimento.
Mentre almeno il 60% dei proprietari di alloggi in affitto a studenti, turisti e lavoratori fuori sede, ha deciso di cambiare tipo di canone.
Ovvero, oggigiorno c’è una maggiore scelta di affitti così come l’offerta è anche qualitativamente più alta.
A differenza di un anno fa, nel mirino degli acquirenti compaiono sempre di più case nuove o in fase di costruzione, ma anche da ristrutturare.
Un dato interessante soprattutto dal momento in cui, con la socialità azzerata durante i primi mesi di lockdown, il contesto condominiale era forse diventato l’unico nel quale si potesse entrare in contatto con altre persone esterne alla propria abitazione.
La corrente di adesso però spinge di più verso realtà indipendenti.
Con le ricerche di questo genere che aumentano del 10% soprattutto per case singole, villetta a schiera o casali in campagna.
Ma il discorso cambia invece per chi preferisce ancora gli appartamenti in condominio, con ricerche in aumento del 14% soprattutto per locali con terrazzo o balcone.
I prezzi degli immobili d’altro canto aumentano del 3,4%, con la media di Torino che arriva a 1.827 euro per metro quadro
Gli unici quartieri che registrano numeri in calo sono Colle della Maddalena / Superga (-4,4%), Centro e Mirafiori sud (-0,3%).
Il caso di Superga rappresenta un chiaro paradosso a fronte della tendenza dell’ultimo anno, soprattutto dal momento in cui la zona dispone di ampie zone verdi.
Ma spesso questo tipo di soluzioni incontrano costi di manutenzione e sicurezza decisamente troppo ingenti, che allontanano i potenziali acquirenti.
Al contrario invece, per il resto della città i valori in crescita lasciano sperare in un futuro ancora più positivo.
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